giovedì 7 marzo 2013

La raccolta differenziata



Così, ci pensavo giusto perchè tra poco il mio comune mi obbligherà a intensificare gli sforzi nella separazione dei rifiuti, visto che ora vengono diretti a domicilio a controllare cos'hai buttato. 

Un po' come mamma, che mi controllava nel piatto se avevo mangiato tutto, che in Africa i bambini muoiono di fame, e se lasciavo gli avanzi nel piatto qualche nanetto laggiù moriva di crepacuore.
Ora invece ci penserà il netturbino, e probabilmente mi farà storie se ho lasciato dei pezzi di banana matura nel sacchetto, e non mi ritirerà la spazzatura se prima non la mangio tutta.

A parte gli scherzi, per uno come me che è abituato (più o meno) a separare le cose da buttare da quelle da tenere, è un lavoraccio. La raccolta differenziata io la faccio un po' come in Messico: ad minchiam (famosa espressione indigena mutuata dal latino).

A Guadalajara si stima che solo il 7% delle colonie cittadine (36 su 500) facciano la raccolta differenziata come si deve, cioè separando organico, medico e inorganico, e quest'ultimo in carta, plastica, metalli, stoffa, vetro, e altri di difficile riciclaggio. Insomma, un bel lavoro.
Però per il resto è tanta fantasia. Io davanti casa avevo un bidone, di quelli condominiali, e lo si riempiva con tutto quello che poteva starci dentro, e anche se avessi voluto separare i rifiuti per categorie, colori o livello di puzza, il camion che passa alla fin fine è sempre lo stesso.

Che poi anche in Italia succede lo stesso, eh. Tanto per ricordarlo.

Però il meglio succede a Puerto Vallarta, sempre nello stato di Jalisco, sull'Oceano Pacifico.
Tranne che, ovvio, sul lungomare dove passano un sacco di gringos tutto il giorno, bevendo e facendo i coglioni, la spazzatura si raccoglie per la città in luoghi appositi.
Niente bidoni. La monnezza di butta in mezzo alla strada.

Evviva! E la si butta proprio nel senso letterale, ti avvicini al punto di raccolta che generalmente è un incrocio, e lanci la tua spazzatura sul mucchietto che si è accumulato. Paf!
Che poi comunque funziona, che i camion passano due volte al giorno e la gente mica butta la spazzatura quando gli pare, ma lo fanno sempre attorno all'orario di raccolta. Mai dopo nè mai troppo prima.

Certo, il problema poi è se piove, che come al solito si allaga tutto che mancano le grate di scolo (ma perchè?) e la spazzatura si spalma lungo tutta la carreggiata e quasi non te ne accorgi più che c'è.
Dovrebbero farlo a Napoli, dico spalmare la spazzatura lungo tutto il territorio, così sembra poi che ce ne sia di meno.

Ah, a proposito di Napoli. A Puerto Vallarta diventa una notizia importante quando la spazzatura non viene ritirata per cinque giorni. Cinque. E ci si attiva per risolvere.

Mica come a Napoli.

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