lunedì 4 marzo 2013

La Lucha Libre



Voi magari conoscete il wrestling americano, quello che fanno vedere in tv. Qualcun altro magari ha visto il film Super Nacho (che in originale è Nacho Libre) e capisce già un pochetto di cosa sto per parlare.

Super Nacho racconta, un po' a modo suo, la storia di un prete cattolico messicano che diventa un lottatore di lotta libera messicana, la cosiddetta Lucha Libre. Io dico che è un sacco più bella del wrestling americano, per un sacco di piccole cose che la rendono davvero pregevole.
La prima cosa è il trash, che non va affatto sottovalutato. In effetti per andare allo stadio e vedere dei lottatori palestrati, atletici, che fanno un sacco di mosse meravigliose ma clamorosamente finte io non ci vedo molto gusto. C'è tanto teatro sì, ma non mi appassiona molto. Tanta scena, casino, luci stroboscopiche e fuochi d'artificio vanno bene per i gringos, non per me.
La lucha libre, quella veramente trash, è quella a cui assisti in capannoni un po' alla buona, bevendo un sacco di birra e mangiando schifezze. E i lottatori che vedi, poi, sono gente che probabilmente erano seduti cinque minuti prima a fianco a te, ad ingozzarsi e grattarsi la pancia pelosa un attimo prima.

I migliori luchadores, per quanto mi riguarda erano proprio quelli, i più sfigati: grassocci, mica poi tanto agili ma che ci provano un sacco. Ed il risultato è terribile, lo spettacolo è imbarazzante ma tutti si esaltano lo stesso! Poi magari uno vince, guadagna la maschera dell'altro (che si mascherano praticamente tutti) e allora il pubblico gli lancia i tacos addosso, e anche le bottiglie, e gli urla: "f****o! fai schifo! pezzo di m***a! Vergogna!" e cose di questo tipo, che non le posso scrivere qui perchè magari ci leggono anche dei bambini.

Poi magari il lottatore si arrabbia pure, e allora fa finta di voler picchiare qualche ciccione in prima fila, perchè salire sugli spalti forse è troppo faticoso. Ma lo spettacolo poi va avanti, tra un insulto e una birra, tra una birra e una torta ahogata (che non è una torta, ma un panino piccantissimo) ci si diverte un sacco.

Certo, poi ci sono i lottatori fighi, di successo e molto bravi, che non hanno niente da invidiare ai wrestler americani in fatto di spettacolarità, acrobazie e capacità ginniche.

Poi c'è El Santo, che è un'icona nazionale, ed è il più famoso luchador di tutti i tempi. Finito di lottare ha fatto di tutto, tra cui un sacco di film negli anni 60-70. E quelli sono veramente pregevoli, forse ancora più trash della lotta che piace a me, perchè è un po' tipo Bud Spencer ma con un sacco di surrealismo in più.
Io ne ho comprati alcuni, che si trovano ovunque in dvd, dai titoli geniali come Santo contra la invasión de los marcianos (Santo contro l'invasione dei marziani), Santo contra la hija de Frankenstein (Santo contro la figlia del dottor Frankenstein), Santo contra la magia negra (Santo contro la magia nera) e Santo y Blue Demon contra Drácula y el Hombre Lobo (Santo e Blue Demon contro Dracula e l'uomo lupo).

Bellissimi, davvero da vedere.

Tra l'altro c'è il mio amico Disma che su Radio Popolare faceva una radiocommedia sulla lucha libre, molto divertente. Se vi va, fate un passo sul sul blog.

1 commento:

  1. Mio Dio, sono commosso...
    Roba da pigliare il primo aereo disponibile ed infilarmi in uno di questi bei postacci...

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