(Vi ricordo, prima di cominciare, che il quizzone di aprile è ancora aperto e siete invitati tutti a partecipare! Inoltre, se vi aggrada, sulla colonna di destra c'è un piccolo sondaggio che mi farebbe molto piacere se vi pastecipaste. Grazie)
Mi sono spostato più volte da Guadalajara a Puerto Vallarta, anche perchè con poca spesa e poche ore di viaggio potevo andare al mare in tranquillità; per di più non ho mai alloggiato in hotel, ma ospitato in un appartamentino nel pueblo. Così un fine settimana di mare risultava accessibile davvero con poco.
Mi sono spostato più volte da Guadalajara a Puerto Vallarta, anche perchè con poca spesa e poche ore di viaggio potevo andare al mare in tranquillità; per di più non ho mai alloggiato in hotel, ma ospitato in un appartamentino nel pueblo. Così un fine settimana di mare risultava accessibile davvero con poco.
Fa strano però, devo dire, fare il turista in Messico senza stare nei posti per turisti. Anche perchè in genere, soprattutto nelle località di mare, la zona degli hotel è sempre distante e isolata dal resto della città. Il che è bello perchè non ti ritrovi per le palle i turisti americani, che sono quasi più fastidiosi degli italiani, ma d'altro canto ho sempre avuto l'impressione di essere guardato con aria sospetta, visto che di stranieri non se ne vedono mai.
E in effetti fa un po' impressione anche vedere le strategie urbanistiche messicane per dividere la zona turistica dalla città vera e propria: a Cancun la zona hotelera è su una striscia di terra collegata alla terraferma da due ponti che portano al centro, a Tulum questa dista qualche minuto di auto dal centro e a Playa del Carmen addirittura la zona turistica sul mare è separata dal resto della città da un muro. Tanto per darvi un'idea. Anche a Puerto Vallarta gli hotel sono ben distanti dalla città.
Quello che è più irritante, però, è che ci sono pochissime spiagge libere e la maggior parte sono tutte di proprietà degli hotel. La prima volta mi ci volle un po' a trovare un posto decente, siccome ero solo e mi toccò andare a naso.
Prima trovo spiagge libere vicino agli hotel ma sporche e con divieto di balneazione. Poi arrivo al malecon (che è il lungomare, ma la prima volta che mi indicarono di andare verso il "malecon" non avevo capito molto bene e avevo inteso il "maricon" che non è mi aggradasse molto...) e nemmeno lì sono proprio pulite ,anzi fanno un po' schifo, che ti viene da pensare che a farci il bagno poi dopo invece di una doccia mi tocca fare una profilassi, e però dopo un buon pezzo si arriva alla Playa de los Muertos, che una volta c'erano i pirati e ora ci sono solo uomini che giocano a schizzarsi e donne con il papero. A metà tra le due però poi la spiaggia decente si trova. E per fortuna siamo distanti dagli hotel degli americani. Acqua pulita e spiaggia altrettanto.
Ah, però c'è una cosa fichissima a Puerto Vallarta che è il canopy. Ci sono stato perchè sono stato inviato dalla ditta che sponsorizza quei tour e ci sono andato gratis come osservatore. In pratica ti lanci con una carrucola appesa ad un cavo d'acciaio da una parte all'altra della vallata, in mezzo alla giungla ad altezze mica da ridere (la tratta più alta era 201 metri di altezza e 263 metri di lunghezza).
Se ci fate caso, a destra c'è una casetta, che è uno dei punti da cui si parte e arriva con la carrucola. Bellissimo.
Ah, e ci sono due curiosità interessanti. La prima è che proprio in questa foresta ci hanno girato Predator, il film con il governatore della California, e fa un po' impressione sapere che l'elicottero è ancora lì da qualche parte.
La seconda è che a metà tour di canopy si arriva in una stazione dove gratuitamente fai degli assaggi di tequila artigianale, e se ti piace alla fine puoi portartene via qualche bottiglia.
Così, giusto per dare un po' di sprint al resto dei lanci.
Nessun commento:
Posta un commento